Riflessione in versi del sutta “MN 75: Mâgandiya Sutta – A Mâgandiyo”, parte del Canone Pali, la più antica raccolta degli insegnamenti del Buddha Gautama.
L’attaccamento è acqua stagnante,
immobile, inerte, torbida.
L’attaccamento accumula il tempo
fino a diventare fardello insopportabile.
Alla nascita siamo fiumi che scorrono,
attaccati solo al seno, al respiro,
legati alla vita da un vincolo essenziale
che ci sostiene, ci nutre, ci salva.
Ma istante dopo istante,
gli abbracci si trasformano in vincoli,
le carezze diventano legami silenziosi,
i sorrisi e le parole sussurrate ci avvolgono
Così, giorno dopo giorno, i vincoli crescono,
le acque ferme si accumulano, e noi,
dimentichiamo il fluire libero
per annegare nell’attaccamento.
Ma possiamo ancora tornare a scorrere,
lasciando indietro la zavorra del passato,
perché ogni fiume trova la sua via
quando abbandona le sue acque stagnanti
e torna a fluire verso il mare aperto.