Rilettura in versi del sutta “MN 72: Aggi-Vacchagotta Sutta – Vacchagotto (2)”, parte del Canone Pali, la più antica raccolta degli insegnamenti del Buddha Gautama.
🇮🇹 Il Compiuto esiste dopo la morte?
Infinito è il mondo?
Ogni concetto vago che cerchi di risolvere
non porta pace, né illumina il Sentiero.
Come un alpinista, che incantato dalle vette lontane,
si distrae dal tragitto incerto e scosceso,
così il praticante che si perde in pensieri lontani e vaghi,
può scivolare e cadere nel vuoto dell’incertezza.
Congetturare è come un roveto denso,
un groviglio di idee, un confuso senso.
Non v’è sollievo, né risveglio in questo,
solo più incertezza si rivela nel dubbio manifesto.
Attento, non cadere nell’illusione,
profonda è la via del Sublime, richiede attenzione.
Non basta il pensiero, né l’argomentare,
serve pazienza e dedizione per poterla abbracciare.
Il Sublime ha reciso gli aggregati alla radice,
spogliato il suo essere di ogni falsa matrice.
Profondo, insondabile, imperscrutabile,
come l’oceano senza rive è il Compiuto.
La verità non è nel concetto astratto da afferrare,
ma nel distacco da ciò che ci lega.
Come il fuoco che, consumato, non trova più dimora,
così la verità non ha un luogo, è al di là di ogni prova.
Quando la mente è chiara e da vincoli liberata,
nessun pensiero la tiene incatenata.
Come il fuoco che si consuma, senza direzione,
chi si distacca si estingue in perfezione.