Nel cuore della sera, il Buddha parlò,
a Rahula, suo figlio, saggezza donò.
“La sincerità è il fondamento, la base sicura,
chi mente consapevole, l’animo frantuma.”
Un elefante in lotta non teme il destino,
se difende la proboscide, affievolisce il coraggio.
Così chi mente, senza vergogna o ritegno,
rinuncia all’integrità e smarrisce l’energia.
La menzogna consapevole, come veleno sottile,
corrompe l’anima, offusca ogni luce gentile.
Penetra le difese, distrugge l’interiore,
lasciando solo ombre e dolore al cuore.
“Come lo specchio riflette la realtà,
prima di agire, parlare o pensare, rifletti con onestà.
Se l’azione o la parola porta danno o sofferenza,
fermati, Rahula, non darle vigore.”
“Ma se reca pace, gioia e chiarezza,
coltivala giorno e notte con fermezza.
Così purificherai mente, parola e azione,
questa è la via che conduce alla liberazione.”
Rilettura in versi del sutta “MN 61: Ambalatthikarahulovâda Sutta – Lezione a Rahula,” parte del Canone Pali, la più antica raccolta degli insegnamenti del Buddha Gautama.