A Isipatana, nel parco delle gazzelle,
il Buddha proclamò il suo Risveglio finale,
solo quando la verità gli divenne chiara,
svelò ai cinque monaci la via oltre il dolore.
“La mia liberazione è incrollabile.
Questa è l’ultima nascita, non vi saranno più ritorni.
Chi cerca la verità eviti due estremi ingannevoli:
la brama dei sensi e l’aspro tormento.”
Quattro verità il Sublime rivelò:
il dolore, la sua origine, la sua cessazione,
e il sentiero che porta alla liberazione,
alla fine del ciclo di nascita e morte, al dolore profondo.
Il Benedetto ha trovato la Via di Mezzo,
la strada luminosa che conduce alla pace,
alla saggezza, al risveglio e alla cessazione,
la via che porta al Nibbana, alla liberazione.
Qual è questa Via di Mezzo?
È il Nobile Ottuplice Sentiero, chiaro e virtuoso:
retta visione, pensiero, parola e azione,
retto sostentamento, sforzo, consapevolezza e concentrazione.
Il monaco Kondañña vide con l’occhio del Dhamma:
“Tutto ciò che nasce è destinato a perire,”
e con le parole del Benedetto, la Ruota del Dhamma girò,
nessun dio, né uomo, né forza potrà mai fermarla.
La verità del Dhamma è faro di salvezza per l’umanità,
l’universo intero risplende nella sua luce eterna.
Con il Risveglio, una nuova era sorge,
e la Ruota del Dhamma non si fermerà mai.
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Rilettura in versi del Sutta “SN 56.11: Dhamma Cakkappavattana Sutta – La Messa in moto della ruota del Dharma,” il primo discorso del Buddha dopo l’Illuminazione. Questo Sutta fa parte del Canone Pali, la più antica raccolta degli insegnamenti del Buddha Gautama.