Il MANTRA

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🇮🇹 Il Mantra è come un saggio che guida i nostri pensieri attraverso i labirinti della mente con la sua saggezza. È un canto sacro che, con la sua dolce melodia, si diffonde e risuona dentro di noi, orchestrando le armonie dell’anima.

Il Mantra è come una stella guida in una notte oscura, illuminando il cammino quando le nostre virtù sembrano sfocate e lontane. È un musicista celeste che, anche quando il mondo sembra avvolto nel silenzio, intona le note della verità e della serenità.

Il Mantra è un maestro invisibile che ci insegna e ci accompagna anche nei momenti in cui crediamo di non avere nessuno a guidarci. È una fiamma che brilla nel cuore, riscaldando e illuminando il nostro cammino con la luce della pace interiore.

Prima che l’uomo scoprisse la scrittura, il Mantra dimorava spontaneamente nella mente dell’essere umano. L’uomo, per trasmettere i versi sacri, li custodiva nella memoria, preservandoli di generazione in generazione. Ma con la diffusione della scrittura, il Mantra cominciò a soffrire, rischiando l’estinzione. A salvarlo furono alcuni saggi che scoprirono che il Mantra — la memoria incisa nella nostra mente — possiede una forza e un potere superiori a quelli della scrittura. Inciso nella mente, il Mantra opera anche quando è silenzioso, e quando viene recitato, riposa. Sì, il riposo è importante quanto l’azione: quando il Mantra è in canto, riposa; quando riposa, agisce, perché non si ferma mai. Non è come la scrittura che, pur robusta e intatta, svanisce dalla mente poco dopo la lettura. Oltre che recitarlo ad alta voce, uno dei modi più efficaci per far risuonare il Mantra è farlo scorrere dolcemente nella nostra mente durante la meditazione, lasciandolo fluire con naturalezza e senza sforzo.

Adottare un mantra non è semplicemente una scelta, ma un vero e proprio incoronamento. È fondamentale prestare attenzione a questo passaggio, poiché esistono corone intessute di luce, destinate a guidare l’anima verso l’elevazione, e corone di tenebre, che avvolgono lo spirito in un oceano di sofferenza. A seconda delle nostre aspirazioni e inclinazioni, dovremmo scegliere il mantra più adatto a noi. Sarebbe ideale che questo incoronamento fosse accompagnato da una saggia guida. A volte, però, la guida più preziosa può essere la nostra incessante ricerca interiore, che procede instancabile verso la verità.

Quali sono i mantra che avvolgono lo spirito in un oceano di sofferenza? Sono quelli che ripetono: “Io voglio, io sono,” e che alimentano l’ego e l’attaccamento, oltre a incatenarci ai piaceri dei sensi, ignobili, volgari e distruttivi. Il Mantra su cui desidero invece soffermarmi, intessuto di luce, è quello dell’Ottuplice Sentiero. Questo mantra guida verso la chiara visione e la conoscenza, conducendoci alla pace interiore, alla saggezza, al risveglio e alla liberazione definitiva dalla sofferenza.

Così recita questo Mantra:

“Cerco la Retta Visione, la chiara comprensione del cammino verso la verità. Voglio seguire il Sentiero che porta alla pace interiore e alla consapevolezza profonda. Prima che la mia mente e i miei sensi si posino su qualsiasi dettaglio, mi sforzo di vedere la realtà nella sua interezza, senza distorsioni e senza attaccamento, per abbandonare la debolezza e l’ignoranza e coltivare la saggezza.

Cerco il Retto Pensiero, perché da esso scaturisce tutto ciò che segue. È la sorgente delle parole che pronuncio, l’origine delle azioni che compio, e come un vasaio che modella l’argilla, esso plasma il mio essere e il pensiero si riflette sottilmente nel mondo che mi circonda. Mi sforzo affinché il mio pensiero sia radicato nell’essenziale e nella non malevolenza. Mi impegno a lasciar andare i pensieri egoistici, abbandonare collera e odio e alimentare pensieri di pace.

Cerco la Retta Parola, perché la parola non è solo lo specchio che riflette il nostro pensiero e svela le nostre intenzioni profonde, ma è anche il vestito che ci ricopre. La parola è affilata come una spada e potente come un creatore, può sfiorare con delicatezza o pesare come una condanna. Ma io scelgo la parola giusta, quella che sana e unisce, che diffonde comprensione e amore, che non ferisce né inganna, ma sostiene la verità.

Cerco la Retta Azione, sapendo che il Retto Pensiero concepisce, ma è la Retta Azione che rende visibili i frutti del nostro cammino. È la manifestazione più tangibile della nostra esistenza. La Retta Azione è come uno scultore che, colpo dopo colpo, modella il marmo grezzo fino a rivelare una figura perfetta. È come un giardiniere che pota con precisione ogni ramo, affinché la pianta possa crescere rigogliosa. Senza Retta Azione, saremmo come viaggiatori in una foresta oscura, incapaci di trovare un sentiero che ci conduca fuori dalle ombre.

Cerco il Retto Sostentamento, sapendo che devo guadagnare solo quanto basta. Se cercassi più di ciò che mi occorre, sottrarrei tempo e attenzione a ciò che conta veramente. Il Retto Sostentamento è equilibrio: il lavoro e i mezzi di sostentamento non devono essere un fardello, ma uno strumento per sostenere una vita virtuosa. Non cerco un guadagno basato sull’inganno o sul danneggiare gli altri. Mi impegno in attività che portano beneficio e non creano sofferenza né per me né per gli altri.

Cerco il Retto Sforzo, riconoscendo che la Consapevolezza ha una priorità assoluta, come l’orma di un elefante che per grandezza sovrasta ogni altra impronta. Se la consapevolezza è la più importante, il Retto Sforzo è ciò che sostiene ogni pratica virtuosa. Mi sforzo di coltivare una Retta Visione, di mantenere un Retto Pensiero e di non essere trascinato dagli eventi, affinché ogni pensiero, parola e azione siano guidati da un intento disinteressato.”

Cerco la Retta Consapevolezza, che si manifesta come una presenza mentale attenta e costante, un guardiano silenzioso che osserva ogni passo del nostro cammino. Veglia su ogni azione che compiamo, su ogni sensazione che proviamo, su ogni pensiero che attraversa la nostra mente e su ogni parola che pronunciamo, insieme al tono con cui la esprimiamo. Essa osserva persino il nostro respiro. La Retta Consapevolezza non giudica, né funge da filtro che separa, ma è come un fiume che lascia tutto fluire, senza trattenere nulla. Ogni attimo è accolto nella sua interezza e vissuto nella sua pienezza, senza che nulla sfugga alla sua attenzione.

Cerco la Retta Concentrazione, spazzando via la sonnolenza e il torpore, evitando che la mente si disperda. Cerco quella concentrazione che, come un arciere che tende la corda del suo arco, focalizza ogni energia con assoluta precisione verso il bersaglio. La mia mente, come la vista di un falco che vola alto, rimane acuta e vigile. Non vaga né si smarrisce in desideri inutili o preoccupazioni. Con la Retta Concentrazione, la mente diventa limpida come un cristallo, pronta a risvegliarsi alla verità assoluta.”

Se scelgo di recitare questo Mantra dell’Ottuplice Sentiero in modo più conciso, lo recito così: Retta Visione, Retto Pensiero, Retta Parola, Retta Azione, Retto Sostentamento, Retto Sforzo, Retta Consapevolezza, Retta Concentrazione.

E quando desidero richiamare questo Mantra con maggiore rapidità, mi basta pensare alla forma di una ruota a otto raggi: la Ruota del Dhamma, mossa dal Sublime Gotama e rappresentante l’intero insegnamento del Buddha, preservato nel Canone Pali. Ogni raggio simboleggia un aspetto dell’Ottuplice Sentiero. Ogni volta che visualizzo questa ruota, anche solo con la mente, in un istante la Retta Visione dell’insegnamento del Sublime mi si rivela viva e luminosa.


🇫🇷 LE MANTRA

Le Mantra est tel un sage guidant nos pensées à travers les labyrinthes de l’esprit avec sa sagesse. C’est un chant sacré qui, par sa douce mélodie, se répand et résonne en nous, orchestrant les harmonies de l’âme.

Le Mantra est tel une étoile guide dans une nuit obscure, illuminant le chemin lorsque nos vertus semblent floues et lointaines. C’est un musicien céleste qui, même lorsque le monde semble enveloppé dans le silence, entonne les notes de la vérité et de la sérénité.

Le Mantra est un maître invisible qui nous enseigne et nous accompagne même dans les moments où nous croyons être sans guide. C’est une flamme qui brille dans le cœur, réchauffant et éclairant notre chemin avec la lumière de la paix intérieure.

Bien avant que l’homme ne découvre l’écriture, le Mantra résidait spontanément dans l’esprit humain. L’homme, pour transmettre les vers sacrés, les gardait en mémoire, les préservant de génération en génération. Mais avec la diffusion de l’écriture, le Mantra a commencé à souffrir, risquant l’extinction. Ce sont quelques sages qui l’ont sauvé en découvrant que le Mantra — cette mémoire gravée dans notre esprit — possède une force et un pouvoir supérieurs à ceux de l’écriture. Gravé dans l’esprit, le Mantra agit même lorsqu’il est silencieux, et quand il est récité, il repose. Oui, le repos est aussi important que l’action : quand le Mantra est chanté, il repose ; quand il repose, il agit, car il ne s’arrête jamais. Il n’est pas comme l’écriture qui, bien que robuste et intacte, disparaît de l’esprit peu après la lecture. En plus de le réciter à haute voix, l’une des façons les plus efficaces de faire résonner le Mantra est de le laisser couler doucement dans notre esprit pendant la méditation, le laissant s’écouler avec naturel et sans effort.

Adopter un mantra, ce n’est pas qu’un simple choix, mais une véritable couronne. Il est essentiel de prêter attention à cette étape, car il existe des couronnes tissées de lumière, destinées à guider l’âme vers l’élévation, et des couronnes de ténèbres, qui enveloppent l’esprit dans un océan de souffrance. Selon nos aspirations et nos inclinations, nous devons choisir le mantra qui nous convient le mieux. Idéalement, ce couronnement devrait être accompagné d’un guide sage. Parfois, cependant, le guide le plus précieux peut être notre quête intérieure incessante, avançant sans relâche vers la vérité.

Quels sont les mantras qui plongent l’esprit dans un océan de souffrance ? Ce sont ceux qui répètent : « Je veux, je suis, » et qui nourrissent l’ego et l’attachement, tout en nous enchaînant aux plaisirs des sens, ignobles, vulgaires et destructeurs. Le Mantra sur lequel je veux me concentrer, tissé de lumière, est celui du Noble Sentier Octuple. Ce mantra mène à la vision claire et à la connaissance, nous conduisant à la paix intérieure, à la sagesse, à l’éveil et à la libération définitive de la souffrance.

Ainsi récite-t-on ce Mantra :

« Je cherche la Vision Juste, la compréhension claire du chemin vers la vérité. Je veux suivre le Sentier qui mène à la paix intérieure et à la profonde conscience. Avant que mon esprit et mes sens ne se posent sur quelque détail que ce soit, je m’efforce de voir la réalité dans son intégralité, sans distorsions ni attachement, afin d’abandonner la faiblesse et l’ignorance et cultiver la sagesse.

Je cherche la Pensée Juste, car d’elle découle tout ce qui suit. Elle est la source des paroles que je prononce, l’origine des actions que j’accomplis, et comme un potier qui façonne l’argile, elle modèle mon être et subtilement, elle se reflète dans le monde qui m’entoure. Je m’efforce de faire en sorte que ma pensée soit enracinée dans l’essentiel et la non-malevolence. Je m’engage à abandonner les pensées égoïstes, à laisser aller la colère et la haine, et à nourrir des pensées de paix.

Je cherche la Parole Juste, car la parole n’est pas seulement le miroir qui reflète notre pensée et dévoile nos intentions profondes, mais elle est aussi le vêtement qui nous recouvre. La parole est aussi tranchante qu’une épée et puissante comme un créateur, elle peut caresser avec délicatesse ou peser comme une condamnation. Mais je choisis la parole juste, celle qui guérit et unit, qui diffuse la compréhension et l’amour, qui ne blesse ni ne trompe, mais soutient la vérité.

Je cherche l’Action Juste, sachant que la Pensée Juste conçoit, mais c’est l’Action Juste qui rend visibles les fruits de notre chemin. C’est la manifestation la plus tangible de notre existence. L’Action Juste est comme un sculpteur qui, coup après coup, modèle le marbre brut jusqu’à révéler une figure parfaite. Elle est comme un jardinier qui taille chaque branche avec précision, afin que la plante puisse grandir avec vigueur. Sans l’Action Juste, nous serions comme des voyageurs dans une forêt sombre, incapables de trouver un chemin pour sortir des ombres.

Je cherche le Mode de Subsistance Juste, sachant que je ne dois gagner que ce qui est nécessaire. Si je cherchais plus que ce qu’il me faut, je priverais de temps et d’attention ce qui compte vraiment. Le Mode de Subsistance Juste est un équilibre : le travail et les moyens de subsistance ne doivent pas être un fardeau, mais un instrument pour soutenir une vie vertueuse. Je ne cherche pas un gain basé sur la tromperie ou le préjudice aux autres. Je m’engage dans des activités qui apportent du bien et ne créent ni souffrance pour moi ni pour les autres.

Je cherche l’Effort Juste, reconnaissant que la Pleine Conscience est une priorité absolue, comme l’empreinte d’un éléphant qui, par sa grandeur, dépasse toutes les autres empreintes. Si la pleine conscience est la plus importante, l’Effort Juste est ce qui soutient toute pratique vertueuse. Je m’efforce de cultiver une Vision Juste, de maintenir une Pensée Juste et de ne pas être emporté par les événements, afin que chaque pensée, parole et action soit guidée par une intention désintéressée.

Je cherche la Pleine Conscience Juste, qui se manifeste comme une présence mentale attentive et constante, un gardien silencieux qui observe chaque pas de notre chemin. Elle veille sur chaque action que nous accomplissons, sur chaque sensation que nous ressentons, sur chaque pensée qui traverse notre esprit et sur chaque parole que nous prononçons, ainsi que sur le ton avec lequel nous l’exprimons. Elle observe même notre respiration. La Pleine Conscience Juste ne juge pas, ni ne sert de filtre qui sépare, mais est comme une rivière qui laisse tout couler, sans rien retenir. Chaque instant est accueilli dans sa totalité et vécu dans sa plénitude, sans que rien n’échappe à son attention.

Je cherche la Concentration Juste, balayant la somnolence et la torpeur, empêchant l’esprit de se disperser. Je cherche cette concentration qui, tel un archer bandant la corde de son arc, concentre toute énergie avec une précision absolue vers la cible. Mon esprit, comme la vue d’un faucon qui vole haut, reste aigu et vigilant. Il ne s’égare pas ni ne se perd dans des désirs inutiles ou des préoccupations. Avec la Concentration Juste, l’esprit devient limpide comme un cristal, prêt à s’éveiller à la vérité absolue. »

Si je choisis de réciter ce Mantra du Noble Sentier Octuple de manière plus concise, je le récite ainsi : Vision Juste, Pensée Juste, Parole Juste, Action Juste, Mode de Subsistance Juste, Effort Juste, Pleine Conscience Juste, Concentration Juste.

Et quand je veux rappeler ce Mantra plus rapidement, il me suffit de penser à la forme d’une roue à huit rayons : la Roue du Dhamma, mise en mouvement par le Sublime Gotama et représentant l’enseignement complet du Bouddha, préservé dans le Canon Pali. Chaque rayon symbolise un aspect du Noble Sentier Octuple. Chaque fois que je visualise cette roue, même simplement avec l’esprit, en un instant la Vision Juste de l’enseignement du Sublime me devient vive et lumineuse.


🇩🇪 DAS MANTRA

Das Mantra ist wie ein Weiser, der unsere Gedanken durch die Labyrinthe des Geistes mit seiner Weisheit führt. Es ist ein heiliger Gesang, der mit seiner sanften Melodie in uns erklingt und die Harmonien der Seele orchestriert.

Das Mantra ist wie ein Leitstern in einer dunklen Nacht, der den Weg erhellt, wenn unsere Tugenden verschwommen und fern erscheinen. Es ist ein himmlischer Musiker, der, auch wenn die Welt in Stille gehüllt scheint, die Noten der Wahrheit und der Gelassenheit anstimmt.

Das Mantra ist ein unsichtbarer Lehrer, der uns unterrichtet und begleitet, selbst in Momenten, in denen wir glauben, keine Führung zu haben. Es ist eine Flamme, die im Herzen brennt, unseren Weg mit dem Licht des inneren Friedens erwärmt und erleuchtet.

Bevor der Mensch das Schreiben entdeckte, lebte das Mantra spontan im Geist des Menschen. Der Mensch bewahrte die heiligen Verse im Gedächtnis, um sie von Generation zu Generation weiterzugeben. Doch mit der Verbreitung der Schrift begann das Mantra zu leiden und drohte auszusterben. Gerettet wurde es von Weisen, die erkannten, dass das Mantra – das im Geist eingravierte Gedächtnis – eine Kraft und Macht besitzt, die der der Schrift überlegen ist. In den Geist eingraviert, wirkt das Mantra, selbst wenn es schweigt, und wenn es rezitiert wird, ruht es. Ja, Ruhe ist genauso wichtig wie Handeln: Wenn das Mantra gesungen wird, ruht es; wenn es ruht, handelt es, denn es bleibt nie stehen. Es ist nicht wie die Schrift, die, obwohl stark und unversehrt, kurz nach dem Lesen aus dem Geist verschwindet. Neben der lauten Rezitation ist eine der effektivsten Methoden, das Mantra erklingen zu lassen, es sanft in unseren Geist während der Meditation fließen zu lassen, es natürlich und mühelos fließen zu lassen.

Ein Mantra anzunehmen ist nicht nur eine Entscheidung, sondern eine wahre Krönung. Es ist wichtig, auf diesen Schritt zu achten, denn es gibt Kronen, die aus Licht gewebt sind und die Seele zur Erhöhung führen, und Kronen der Dunkelheit, die den Geist in einem Meer des Leidens versinken lassen. Je nach unseren Bestrebungen und Neigungen sollten wir das Mantra wählen, das am besten zu uns passt. Idealerweise sollte diese Krönung von einer weisen Führung begleitet werden. Manchmal jedoch kann die wertvollste Führung unsere unermüdliche innere Suche nach der Wahrheit sein.

Welche Mantren lassen den Geist in einem Meer des Leidens versinken? Es sind diejenigen, die wiederholen: „Ich will, ich bin“, und die das Ego und die Anhaftung nähren, uns an die niederen, vulgären und zerstörerischen Freuden der Sinne binden. Das Mantra, auf das ich mich stattdessen konzentrieren möchte, ist das des Edlen Achtfachen Pfades, das aus Licht gewebt ist. Dieses Mantra führt zur klaren Sicht und Erkenntnis und leitet uns zu innerem Frieden, Weisheit, Erleuchtung und endgültiger Befreiung von Leid.

So lautet dieses Mantra:

„Ich suche die Rechte Sichtweise, das klare Verständnis des Weges zur Wahrheit. Ich will den Pfad folgen, der zu innerem Frieden und tiefer Achtsamkeit führt. Bevor sich mein Geist und meine Sinne auf irgendwelche Details richten, bemühe ich mich, die Wirklichkeit in ihrer Gesamtheit zu sehen, ohne Verzerrungen und ohne Anhaftung, um Schwäche und Unwissenheit aufzugeben und Weisheit zu kultivieren.

Ich suche den Rechten Gedanken, denn aus ihm entspringt alles Folgende. Er ist die Quelle der Worte, die ich spreche, der Ursprung der Handlungen, die ich ausführe, und wie ein Töpfer, der den Ton formt, gestaltet er mein Sein und spiegelt sich subtil in der Welt um mich herum wider. Ich bemühe mich, dass mein Gedanke im Wesentlichen und in der Nicht-Böswilligkeit verwurzelt ist. Ich verpflichte mich, egoistische Gedanken loszulassen, Zorn und Hass aufzugeben und Gedanken des Friedens zu nähren.

Ich suche das Rechte Wort, denn das Wort ist nicht nur der Spiegel, der unser Denken reflektiert und unsere tiefsten Absichten offenbart, sondern auch das Gewand, das uns bedeckt. Das Wort ist scharf wie ein Schwert und mächtig wie ein Schöpfer, es kann sanft berühren oder wie ein Urteilsschlag wirken. Aber ich wähle das rechte Wort, das heilt und verbindet, das Verständnis und Liebe verbreitet, das weder verletzt noch täuscht, sondern die Wahrheit stützt.

Ich suche die Rechte Handlung, im Wissen, dass der Rechte Gedanke entwirft, aber es die Rechte Handlung ist, die die Früchte unseres Weges sichtbar macht. Sie ist die greifbarste Manifestation unseres Seins. Die Rechte Handlung ist wie ein Bildhauer, der Schlag für Schlag den rohen Marmor formt, bis eine perfekte Figur entsteht. Sie ist wie ein Gärtner, der jeden Zweig präzise beschneidet, damit die Pflanze kräftig wächst. Ohne Rechte Handlung wären wir wie Wanderer in einem dunklen Wald, unfähig, einen Pfad zu finden, der uns aus den Schatten führt.

Ich suche den Rechten Lebensunterhalt, im Wissen, dass ich nur so viel erwerben sollte, wie nötig ist. Wenn ich mehr als das suche, was ich brauche, würde ich Zeit und Aufmerksamkeit von dem abziehen, was wirklich zählt. Der Rechte Lebensunterhalt ist Ausgewogenheit: Arbeit und Mittel zum Lebensunterhalt sollten keine Last sein, sondern ein Werkzeug, um ein tugendhaftes Leben zu unterstützen. Ich strebe keinen Gewinn an, der auf Täuschung oder Schädigung anderer basiert. Ich verpflichte mich zu Aktivitäten, die Nutzen bringen und weder mir noch anderen Leiden verursachen.

Ich suche das Rechte Bemühen, in der Erkenntnis, dass Achtsamkeit absolute Priorität hat, wie der Fußabdruck eines Elefanten, der alle anderen überragt. Wenn Achtsamkeit das Wichtigste ist, ist das Rechte Bemühen das, was jede tugendhafte Praxis unterstützt. Ich bemühe mich, eine Rechte Sichtweise zu kultivieren, einen Rechten Gedanken zu bewahren und mich nicht von Ereignissen mitreißen zu lassen, damit jeder Gedanke, jedes Wort und jede Handlung von uneigennütziger Absicht geleitet wird.“

Ich suche die Rechte Achtsamkeit, die sich als aufmerksame und beständige Geistesgegenwart manifestiert, ein stiller Wächter, der jeden Schritt auf unserem Weg beobachtet. Sie wacht über jede Handlung, die wir vollziehen, über jede Empfindung, die wir erfahren, über jeden Gedanken, der unseren Geist durchquert, und über jedes Wort, das wir aussprechen, zusammen mit dem Ton, in dem wir es ausdrücken. Sie beobachtet sogar unseren Atem. Die Rechte Achtsamkeit urteilt nicht, noch dient sie als Filter, der trennt, sondern ist wie ein Fluss, der alles fließen lässt, ohne etwas zurückzuhalten. Jeder Augenblick wird in seiner Gesamtheit aufgenommen und in seiner Fülle gelebt, ohne dass etwas ihrer Aufmerksamkeit entgeht.

Ich suche die Rechte Konzentration, um Schläfrigkeit und Trägheit zu vertreiben und zu verhindern, dass der Geist sich zerstreut. Ich suche jene Konzentration, die, wie ein Bogenschütze, der die Sehne seines Bogens spannt, jede Energie mit absoluter Präzision auf das Ziel fokussiert. Mein Geist, wie der Blick eines hochfliegenden Falken, bleibt scharf und wachsam. Er wandert nicht umher, noch verirrt er sich in unnötigen Wünschen oder Sorgen. Mit der Rechten Konzentration wird der Geist klar wie ein Kristall, bereit, zur absoluten Wahrheit zu erwachen.“

Wenn ich dieses Mantra des Edlen Achtfachen Pfades in kürzerer Form rezitiere, sage ich: Rechte Sichtweise, Rechter Gedanke, Rechtes Wort, Rechte Handlung, Rechter Lebensunterhalt, Rechtes Bemühen, Rechte Achtsamkeit, Rechte Konzentration.

Und wenn ich dieses Mantra schneller in Erinnerung rufen möchte, reicht es, an die Form eines Rades mit acht Speichen zu denken: das Rad des Dhamma, in Bewegung gesetzt vom Erhabenen Gotama und repräsentativ für die gesamte Lehre des Buddha, wie sie im Pali-Kanon bewahrt wird. Jede Speiche symbolisiert einen Aspekt des Edlen Achtfachen Pfades. Jedes Mal, wenn ich dieses Rad visualisiere, auch nur mit dem Geist, offenbart sich mir im selben Augenblick die Rechte Sichtweise der Lehre des Erhabenen lebendig und leuchtend.



🇬🇧 THE MANTRA

The Mantra is like a sage who guides our thoughts through the labyrinths of the mind with its wisdom. It is a sacred chant that, with its sweet melody, spreads and resonates within us, orchestrating the harmonies of the soul.

The Mantra is like a guiding star on a dark night, illuminating the path when our virtues seem blurred and distant. It is a celestial musician who, even when the world seems wrapped in silence, sings the notes of truth and serenity.

The Mantra is an invisible teacher who teaches and accompanies us even in moments when we believe we have no one to guide us. It is a flame that shines in the heart, warming and illuminating our way with the light of inner peace.

Before man discovered writing, the Mantra spontaneously dwelled in the mind of the human being. To transmit the sacred verses, man preserved them in memory, passing them down from generation to generation. But with the spread of writing, the Mantra began to suffer, risking extinction. It was saved by a few sages who discovered that the Mantra — the memory engraved in our minds — holds a strength and power greater than writing. Engraved in the mind, the Mantra works even when silent, and when recited, it rests. Yes, rest is as important as action: when the Mantra is chanted, it rests; when it rests, it acts, for it never stops. It is not like writing, which, though robust and intact, fades from the mind shortly after reading. Beyond reciting it aloud, one of the most effective ways to make the Mantra resonate is to let it flow gently through our minds during meditation, allowing it to flow naturally and effortlessly.

Adopting a mantra is not simply a choice but a true crowning. It is essential to pay attention to this step, as there are crowns woven of light, destined to guide the soul towards elevation, and crowns of darkness, which envelop the spirit in an ocean of suffering. Depending on our aspirations and inclinations, we should choose the mantra most suitable for us. Ideally, this crowning should be accompanied by wise guidance. Sometimes, however, the most precious guide can be our relentless inner search, which tirelessly moves towards truth.

What are the mantras that wrap the spirit in an ocean of suffering? They are the ones that repeat: “I want, I am,” feeding the ego and attachment, binding us to base, vulgar, and destructive sensual pleasures. The Mantra I want to focus on instead, woven of light, is that of the Noble Eightfold Path. This mantra leads to clear vision and knowledge, guiding us to inner peace, wisdom, awakening, and final liberation from suffering.

This Mantra goes as follows:

“I seek Right View, the clear understanding of the path towards truth. I want to follow the Path that leads to inner peace and deep awareness. Before my mind and senses settle on any detail, I strive to see reality in its entirety, without distortion and without attachment, to abandon weakness and ignorance and cultivate wisdom.

I seek Right Thought, for from it everything that follows is born. It is the source of the words I speak, the origin of the actions I take, and like a potter shaping clay, it molds my being and interacts subtly with the world around me. I strive to ensure my thought is rooted in essentials and non-malevolence. I commit to letting go of selfish thoughts, abandoning anger and hatred, and nurturing thoughts of peace.

I seek Right Speech, for speech is not only the mirror that reflects our thought and reveals our deep intentions, but it is also the garment that clothes us. Speech is as sharp as a sword and as powerful as a creator; it can brush gently or weigh like a condemnation. But I choose the right word, the one that heals and unites, that spreads understanding and love, that neither wounds nor deceives but upholds the truth.

I seek Right Action, knowing that Right Thought conceives, but it is Right Action that makes visible the fruits of our path. It is the most tangible manifestation of our existence. Right Action is like a sculptor who, stroke by stroke, shapes rough marble into a perfect figure. It is like a gardener who prunes each branch with precision so that the plant may grow lush. Without Right Action, we would be like travelers in a dark forest, unable to find a path leading out of the shadows.

I seek Right Livelihood, knowing that I must earn only what is sufficient. If I sought more than I need, I would steal time and attention from what truly matters. Right Livelihood is balance: work and means of sustenance should not be a burden but a tool to support a virtuous life. I do not seek gain based on deception or harming others. I engage in activities that bring benefit and do not create suffering for myself or others.

I seek Right Effort, recognizing that Mindfulness holds absolute priority, like the footprint of an elephant that, by its size, overshadows all other prints. If mindfulness is the most important, Right Effort is what sustains every virtuous practice. I strive to cultivate Right View, to maintain Right Thought, and not to be swept away by events, so that every thought, word, and action is guided by selfless intent.”

I seek Right Mindfulness, which manifests as a constant and attentive mental presence, a silent guardian observing every step of our path. It watches over every action we take, every sensation we feel, every thought that crosses our mind, and every word we speak, along with the tone in which we express it. It even observes our breath. Right Mindfulness does not judge, nor does it act as a filter that separates, but it is like a river that lets everything flow, without holding on to anything. Every moment is welcomed in its entirety and lived to its fullest, with nothing escaping its attention.

I seek Right Concentration, sweeping away sleepiness and sluggishness, preventing the mind from scattering. I seek that concentration that, like an archer drawing his bow, focuses every energy with absolute precision toward the target. My mind, like the vision of a hawk flying high, remains sharp and vigilant. It does not wander or get lost in useless desires or worries. With Right Concentration, the mind becomes as clear as crystal, ready to awaken to ultimate truth.”

If I choose to recite this Mantra of the Noble Eightfold Path in a more concise form, I recite it as follows: Right View, Right Thought, Right Speech, Right Action, Right Livelihood, Right Effort, Right Mindfulness, Right Concentration.

And when I wish to summon this Mantra more quickly, I only need to think of the shape of an eight-spoked wheel: the Wheel of Dhamma, set in motion by the Sublime Gotama, representing the entire teaching of the Buddha, preserved in the Pali Canon. Each spoke symbolizes an aspect of the Noble Eightfold Path. Every time I visualize this wheel, even in my mind, in an instant, the Right View of the Sublime’s teaching reveals itself to me, vivid and luminous.



🇪🇸 EL MANTRA

El Mantra es como un sabio que guía nuestros pensamientos a través de los laberintos de la mente con su sabiduría. Es un canto sagrado que, con su dulce melodía, se difunde y resuena dentro de nosotros, orquestando las armonías del alma.

El Mantra es como una estrella guía en una noche oscura, iluminando el camino cuando nuestras virtudes parecen desdibujadas y distantes. Es un músico celestial que, aun cuando el mundo parece envuelto en silencio, canta las notas de la verdad y la serenidad.

El Mantra es un maestro invisible que nos enseña y acompaña incluso en los momentos en que creemos no tener a nadie que nos guíe. Es una llama que brilla en el corazón, calentando e iluminando nuestro camino con la luz de la paz interior.

Antes de que el hombre descubriera la escritura, el Mantra habitaba espontáneamente en la mente del ser humano. Para transmitir los versos sagrados, el hombre los preservaba en la memoria, pasándolos de generación en generación. Pero con la difusión de la escritura, el Mantra comenzó a sufrir, corriendo el riesgo de extinguirse. Fue salvado por unos pocos sabios que descubrieron que el Mantra —la memoria grabada en nuestra mente— posee una fuerza y un poder mayor que la escritura. Grabado en la mente, el Mantra trabaja incluso en silencio, y cuando se recita, descansa. Sí, el descanso es tan importante como la acción: cuando el Mantra es entonado, descansa; cuando descansa, actúa, pues nunca se detiene. No es como la escritura, que, aunque robusta e intacta, se desvanece de la mente poco después de ser leída. Más allá de recitarlo en voz alta, una de las formas más eficaces de hacer resonar el Mantra es dejar que fluya suavemente por nuestra mente durante la meditación, permitiéndole fluir naturalmente y sin esfuerzo.

Adoptar un mantra no es simplemente una elección, sino una verdadera coronación. Es esencial prestar atención a este paso, ya que hay coronas tejidas de luz, destinadas a guiar el alma hacia la elevación, y coronas de oscuridad, que envuelven el espíritu en un océano de sufrimiento. Dependiendo de nuestras aspiraciones e inclinaciones, debemos elegir el mantra más adecuado para nosotros. Idealmente, esta coronación debe ir acompañada de una guía sabia. Sin embargo, a veces la guía más valiosa puede ser nuestra búsqueda interna incansable, que se mueve incansablemente hacia la verdad.

¿Cuáles son los mantras que envuelven al espíritu en un océano de sufrimiento? Son aquellos que repiten: “Yo quiero, yo soy”, alimentando el ego y el apego, atándonos a placeres sensuales bajos, vulgares y destructivos. El Mantra en el que quiero centrarme, tejido de luz, es el del Noble Sendero Óctuple. Este mantra lleva a la visión clara y al conocimiento, guiándonos hacia la paz interior, la sabiduría, el despertar y la liberación final del sufrimiento.

Este Mantra dice lo siguiente:

“Busco la Visión Correcta, el claro entendimiento del camino hacia la verdad. Quiero seguir el Camino que conduce a la paz interior y la profunda conciencia. Antes de que mi mente y mis sentidos se posen en algún detalle, me esfuerzo por ver la realidad en su totalidad, sin distorsión y sin apego, para abandonar la debilidad y la ignorancia y cultivar la sabiduría.

Busco el Pensamiento Correcto, pues de él nace todo lo que sigue. Es la fuente de las palabras que hablo, el origen de las acciones que tomo, y como un alfarero que moldea la arcilla, da forma a mi ser e interactúa de manera sutil con el mundo que me rodea. Me esfuerzo por asegurar que mi pensamiento esté arraigado en lo esencial y en la no-malevolencia. Me comprometo a dejar ir los pensamientos egoístas, a abandonar la ira y el odio, y a nutrir pensamientos de paz.

Busco la Palabra Correcta, porque la palabra no solo es el espejo que refleja nuestro pensamiento y revela nuestras profundas intenciones, sino que también es el vestido que nos cubre. La palabra es tan afilada como una espada y tan poderosa como un creador; puede acariciar suavemente o pesar como una condena. Pero elijo la palabra correcta, la que sana y une, la que difunde comprensión y amor, la que ni hiere ni engaña, sino que sostiene la verdad.

Busco la Acción Correcta, sabiendo que el Pensamiento Correcto concibe, pero es la Acción Correcta la que hace visibles los frutos de nuestro camino. Es la manifestación más tangible de nuestra existencia. La Acción Correcta es como un escultor que, golpe a golpe, esculpe el mármol bruto en una figura perfecta. Es como un jardinero que poda cada rama con precisión para que la planta crezca frondosa. Sin la Acción Correcta, seríamos como viajeros en un bosque oscuro, incapaces de encontrar un camino que nos lleve fuera de las sombras.

Busco el Medio de Vida Correcto, sabiendo que solo debo ganar lo que es suficiente. Si buscara más de lo que necesito, robaría tiempo y atención a lo que realmente importa. El Medio de Vida Correcto es equilibrio: el trabajo y los medios de sustento no deben ser una carga, sino una herramienta para apoyar una vida virtuosa. No busco ganancias basadas en el engaño o en el daño a otros. Me involucro en actividades que traen beneficio y no crean sufrimiento ni para mí ni para los demás.

Busco el Esfuerzo Correcto, reconociendo que la Atención Plena tiene prioridad absoluta, como la huella de un elefante que, por su tamaño, eclipsa todas las demás huellas. Si la atención plena es lo más importante, el Esfuerzo Correcto es lo que sostiene cada práctica virtuosa. Me esfuerzo por cultivar la Visión Correcta, por mantener el Pensamiento Correcto, y no dejarme arrastrar por los acontecimientos, de modo que cada pensamiento, palabra y acción esté guiado por un intento desinteresado.”

Busco la Atención Correcta, que se manifiesta como una presencia mental constante y atenta, un guardián silencioso que observa cada paso de nuestro camino. Vigila cada acción que tomamos, cada sensación que sentimos, cada pensamiento que cruza nuestra mente y cada palabra que pronunciamos, junto con el tono en el que la expresamos. Incluso observa nuestra respiración. La Atención Correcta no juzga, ni actúa como un filtro que separa, sino que es como un río que deja fluir todo, sin aferrarse a nada. Cada momento es recibido en su totalidad y vivido al máximo, sin que nada escape a su atención.

Busco la Concentración Correcta, barriendo la somnolencia y el letargo, impidiendo que la mente se disperse. Busco esa concentración que, como un arquero que tensa su arco, enfoca cada energía con absoluta precisión hacia el objetivo. Mi mente, como la visión de un halcón volando alto, permanece aguda y vigilante. No deambula ni se pierde en deseos inútiles o preocupaciones. Con la Concentración Correcta, la mente se vuelve tan clara como el cristal, lista para despertar a la verdad última.”

Si elijo recitar este Mantra del Noble Sendero Óctuple de manera más concisa, lo recito así: Visión Correcta, Pensamiento Correcto, Palabra Correcta, Acción Correcta, Medio de Vida Correcto, Esfuerzo Correcto, Atención Correcta, Concentración Correcta.

Y cuando deseo evocar este Mantra más rápidamente, solo necesito pensar en la forma de una rueda de ocho radios: la Rueda del Dhamma, puesta en movimiento por el Sublime Gotama, que representa toda la enseñanza del Buda, preservada en el Canon Pali. Cada radio simboliza un aspecto del Noble Sendero Óctuple. Cada vez que visualizo esta rueda, incluso en mi mente, en un instante, la Visión Correcta de las enseñanzas del Sublime se me revela, viva y luminosa.


🇵🇹 O MANTRA

O Mantra é como um sábio que guia nossos pensamentos através dos labirintos da mente com sua sabedoria. É um canto sagrado que, com sua doce melodia, se espalha e ressoa dentro de nós, orquestrando as harmonias da alma.

O Mantra é como uma estrela-guia numa noite escura, iluminando o caminho quando nossas virtudes parecem desbotadas e distantes. É um músico celestial que, mesmo quando o mundo parece envolto em silêncio, canta as notas da verdade e da serenidade.

O Mantra é um mestre invisível que nos ensina e acompanha até mesmo nos momentos em que acreditamos não ter ninguém para nos guiar. É uma chama que brilha no coração, aquecendo e iluminando nosso caminho com a luz da paz interior.

Antes que o homem descobrisse a escrita, o Mantra habitava espontaneamente na mente do ser humano. Para transmitir os versos sagrados, o homem os preservava na memória, passando-os de geração em geração. Mas com a disseminação da escrita, o Mantra começou a sofrer, correndo o risco de desaparecer. Foi salvo por poucos sábios que descobriram que o Mantra — a memória gravada em nossa mente — possui uma força e um poder maiores que a própria escrita. Gravado na mente, o Mantra atua até mesmo em silêncio, e quando é recitado, ele descansa. Sim, o descanso é tão importante quanto a ação: quando o Mantra é entoado, ele descansa; quando descansa, atua, pois nunca para. Ele não é como a escrita, que, embora robusta e intacta, desaparece da mente pouco depois de ser lida. Além de ser recitado em voz alta, uma das maneiras mais eficazes de fazer o Mantra ressoar é deixá-lo fluir suavemente pela nossa mente durante a meditação, permitindo que ele flua naturalmente e sem esforço.

Adotar um mantra não é simplesmente uma escolha, mas uma verdadeira coroação. É essencial prestar atenção a esse passo, pois há coroas tecidas de luz, destinadas a guiar a alma para a elevação, e coroas de escuridão, que envolvem o espírito num oceano de sofrimento. Dependendo de nossas aspirações e inclinações, devemos escolher o mantra mais adequado para nós. Idealmente, essa coroação deve ser acompanhada por uma guia sábia. No entanto, às vezes, a orientação mais valiosa pode ser a nossa busca interior incessante, que se move incansavelmente em direção à verdade.

Quais são os mantras que envolvem o espírito num oceano de sofrimento? São aqueles que repetem: “Eu quero, eu sou”, alimentando o ego e o apego, amarrando-nos a prazeres sensuais baixos, vulgares e destrutivos. O Mantra no qual quero me concentrar, tecido de luz, é o do Nobre Caminho Óctuplo. Esse mantra conduz à visão clara e ao conhecimento, guiando-nos para a paz interior, a sabedoria, o despertar e a libertação final do sofrimento.

Este Mantra diz o seguinte:

“Busco a Visão Correta, o entendimento claro do caminho para a verdade. Desejo seguir o Caminho que leva à paz interior e à consciência profunda. Antes que minha mente e meus sentidos se detenham em qualquer detalhe, esforço-me para ver a realidade em sua totalidade, sem distorção e sem apego, para abandonar a fraqueza e a ignorância e cultivar a sabedoria.

Busco o Pensamento Correto, pois dele nasce tudo o que se segue. É a fonte das palavras que falo, a origem das ações que tomo, e, como um oleiro que molda o barro, molda o meu ser e interage de maneira sutil com o mundo ao meu redor. Esforço-me para garantir que meu pensamento esteja enraizado no essencial e na não-malevolência. Comprometo-me a deixar de lado os pensamentos egoístas, a abandonar a raiva e o ódio, e a nutrir pensamentos de paz.

Busco a Palavra Correta, porque a palavra não é apenas o espelho que reflete nosso pensamento e revela nossas intenções mais profundas, mas também é a vestimenta que nos cobre. A palavra é tão afiada quanto uma espada e tão poderosa quanto um criador; pode acariciar suavemente ou pesar como uma condenação. Mas escolho a palavra correta, a que cura e une, a que espalha compreensão e amor, a que não fere nem engana, mas sustenta a verdade.

Busco a Ação Correta, sabendo que o Pensamento Correto concebe, mas é a Ação Correta que torna visíveis os frutos do nosso caminho. É a manifestação mais tangível da nossa existência. A Ação Correta é como um escultor que, golpe a golpe, esculpe o mármore bruto numa figura perfeita. É como um jardineiro que poda cada ramo com precisão para que a planta cresça exuberante. Sem a Ação Correta, seríamos como viajantes numa floresta escura, incapazes de encontrar um caminho para fora das sombras.

Busco o Meio de Vida Correto, sabendo que só devo ganhar o que é suficiente. Se buscasse mais do que preciso, roubaria tempo e atenção do que realmente importa. O Meio de Vida Correto é equilíbrio: o trabalho e os meios de sustento não devem ser um fardo, mas uma ferramenta para apoiar uma vida virtuosa. Não busco ganhos baseados no engano ou no prejuízo dos outros. Envolvo-me em atividades que trazem benefício e não criam sofrimento nem para mim nem para os outros.

Busco o Esforço Correto, reconhecendo que a Atenção Plena tem prioridade absoluta, como a pegada de um elefante que, devido ao seu tamanho, ofusca todas as outras pegadas. Se a atenção plena é o mais importante, o Esforço Correto é o que sustenta cada prática virtuosa. Esforço-me para cultivar a Visão Correta, para manter o Pensamento Correto, e não me deixar levar pelos acontecimentos, de modo que cada pensamento, palavra e ação seja guiado por uma intenção desinteressada.”

Busco a Atenção Correta, que se manifesta como uma presença mental constante e atenta, uma guardiã silenciosa que observa cada passo do nosso caminho. Observa cada ação que tomamos, cada sensação que sentimos, cada pensamento que cruza a nossa mente e cada palavra que pronunciamos, juntamente com o tom em que a expressamos. Até mesmo observa a nossa respiração. A Atenção Correta não julga, nem age como um filtro que separa, mas é como um rio que deixa tudo fluir, sem se apegar a nada. Cada momento é recebido em sua totalidade e vivido ao máximo, sem que nada escape à sua atenção.

Busco a Concentração Correta, varrendo a sonolência e a letargia, impedindo a mente de se dispersar. Busco essa concentração que, como um arqueiro que tensiona seu arco, foca cada energia com precisão absoluta em direção ao alvo. Minha mente, como a visão de um falcão voando alto, permanece afiada e vigilante. Não vagueia nem se perde em desejos inúteis ou preocupações. Com a Concentração Correta, a mente se torna tão clara quanto o cristal, pronta para despertar para a verdade última.”

Se eu escolho recitar este Mantra do Nobre Caminho Óctuplo de forma mais concisa, recito-o assim: Visão Correta, Pensamento Correto, Palavra Correta, Ação Correta, Meio de Vida Correto, Esforço Correto, Atenção Correta, Concentração Correta.

E quando desejo evocar este Mantra mais rapidamente, só preciso pensar na forma de uma roda de oito raios: a Roda do Dhamma, posta em movimento pelo Sublime Gotama, que representa todo o ensinamento do Buda, preservado no Cânone Pali. Cada raio simboliza um aspecto do Nobre Caminho Óctuplo. Cada vez que visualizo esta roda, mesmo em minha mente, num instante, a Visão Correta dos ensinamentos do Sublime me é revelada, viva e luminosa.

🇧🇷 O MANTRA

O Mantra é como um sábio que guia nossos pensamentos pelos labirintos da mente com sua sabedoria. É um canto sagrado que, com sua doce melodia, se espalha e ressoa dentro de nós, orquestrando as harmonias da alma.

O Mantra é como uma estrela-guia numa noite escura, iluminando o caminho quando nossas virtudes parecem desbotadas e distantes. É um músico celestial que, mesmo quando o mundo parece envolto em silêncio, canta as notas da verdade e da serenidade.

O Mantra é um mestre invisível que nos ensina e acompanha até nos momentos em que acreditamos não ter ninguém para nos guiar. É uma chama que brilha no coração, aquecendo e iluminando nosso caminho com a luz da paz interior.

Antes de o homem descobrir a escrita, o Mantra habitava espontaneamente na mente do ser humano. Para transmitir os versos sagrados, o homem os preservava na memória, passando-os de geração em geração. Mas com a disseminação da escrita, o Mantra começou a sofrer, correndo o risco de desaparecer. Foi salvo por poucos sábios que descobriram que o Mantra — a memória gravada em nossa mente — possui uma força e um poder maiores que a própria escrita. Gravado na mente, o Mantra atua até mesmo em silêncio, e quando é recitado, ele descansa. Sim, o descanso é tão importante quanto a ação: quando o Mantra é entoado, ele descansa; quando descansa, atua, pois nunca para. Ele não é como a escrita, que, embora robusta e intacta, desaparece da mente pouco depois de ser lida. Além de ser recitado em voz alta, uma das maneiras mais eficazes de fazer o Mantra ressoar é deixá-lo fluir suavemente pela nossa mente durante a meditação, permitindo que ele flua naturalmente e sem esforço.

Adotar um mantra não é simplesmente uma escolha, mas uma verdadeira coroação. É essencial prestar atenção a esse passo, pois há coroas tecidas de luz, destinadas a guiar a alma para a elevação, e coroas de escuridão, que envolvem o espírito num oceano de sofrimento. Dependendo de nossas aspirações e inclinações, devemos escolher o mantra mais adequado para nós. Idealmente, essa coroação deve ser acompanhada por uma guia sábia. No entanto, às vezes, a orientação mais valiosa pode ser a nossa busca interior incessante, que se move incansavelmente em direção à verdade.

Quais são os mantras que envolvem o espírito num oceano de sofrimento? São aqueles que repetem: “Eu quero, eu sou”, alimentando o ego e o apego, amarrando-nos a prazeres sensuais baixos, vulgares e destrutivos. O Mantra no qual quero me concentrar, tecido de luz, é o do Nobre Caminho Óctuplo. Esse mantra conduz à visão clara e ao conhecimento, guiando-nos para a paz interior, a sabedoria, o despertar e a libertação final do sofrimento.

Este Mantra diz o seguinte:

“Busco a Visão Correta, o entendimento claro do caminho para a verdade. Desejo seguir o Caminho que leva à paz interior e à consciência profunda. Antes que minha mente e meus sentidos se detenham em qualquer detalhe, esforço-me para ver a realidade em sua totalidade, sem distorção e sem apego, para abandonar a fraqueza e a ignorância e cultivar a sabedoria.

Busco o Pensamento Correto, pois dele nasce tudo o que se segue. É a fonte das palavras que falo, a origem das ações que tomo, e, como um oleiro que molda o barro, molda o meu ser e interage de maneira sutil com o mundo ao meu redor. Esforço-me para garantir que meu pensamento esteja enraizado no essencial e na não-malevolência. Comprometo-me a deixar de lado os pensamentos egoístas, a abandonar a raiva e o ódio, e a nutrir pensamentos de paz.

Busco a Palavra Correta, porque a palavra não é apenas o espelho que reflete nosso pensamento e revela nossas intenções mais profundas, mas também é a vestimenta que nos cobre. A palavra é tão afiada quanto uma espada e tão poderosa quanto um criador; pode acariciar suavemente ou pesar como uma condenação. Mas escolho a palavra correta, a que cura e une, a que espalha compreensão e amor, a que não fere nem engana, mas sustenta a verdade.

Busco a Ação Correta, sabendo que o Pensamento Correto concebe, mas é a Ação Correta que torna visíveis os frutos do nosso caminho. É a manifestação mais tangível da nossa existência. A Ação Correta é como um escultor que, golpe a golpe, esculpe o mármore bruto numa figura perfeita. É como um jardineiro que poda cada ramo com precisão para que a planta cresça exuberante. Sem a Ação Correta, seríamos como viajantes numa floresta escura, incapazes de encontrar um caminho para fora das sombras.

Busco o Meio de Vida Correto, sabendo que só devo ganhar o que é suficiente. Se buscasse mais do que preciso, roubaria tempo e atenção do que realmente importa. O Meio de Vida Correto é equilíbrio: o trabalho e os meios de sustento não devem ser um fardo, mas uma ferramenta para apoiar uma vida virtuosa. Não busco ganhos baseados no engano ou no prejuízo dos outros. Envolvo-me em atividades que trazem benefício e não criam sofrimento nem para mim nem para os outros.

Busco o Esforço Correto, reconhecendo que a Atenção Plena tem prioridade absoluta, como a pegada de um elefante que, devido ao seu tamanho, ofusca todas as outras pegadas. Se a atenção plena é o mais importante, o Esforço Correto é o que sustenta cada prática virtuosa. Esforço-me para cultivar a Visão Correta, para manter o Pensamento Correto, e não me deixar levar pelos acontecimentos, de modo que cada pensamento, palavra e ação seja guiado por uma intenção desinteressada.”

Busco a Atenção Correta, que se manifesta como uma presença mental constante e atenta, uma guardiã silenciosa que observa cada passo do nosso caminho. Observa cada ação que tomamos, cada sensação que sentimos, cada pensamento que cruza a nossa mente e cada palavra que pronunciamos, juntamente com o tom em que a expressamos. Até mesmo observa a nossa respiração. A Atenção Correta não julga, nem age como um filtro que separa, mas é como um rio que deixa tudo fluir, sem se apegar a nada. Cada momento é recebido em sua totalidade e vivido ao máximo, sem que nada escape à sua atenção.

Busco a Concentração Correta, varrendo a sonolência e a letargia, impedindo a mente de se dispersar. Busco essa concentração que, como um arqueiro que tensiona seu arco, foca cada energia com precisão absoluta em direção ao alvo. Minha mente, como a visão de um falcão voando alto, permanece afiada e vigilante. Não vagueia nem se perde em desejos inúteis ou preocupações. Com a Concentração Correta, a mente se torna tão clara quanto o cristal, pronta para despertar para a verdade última.”

Se eu escolho recitar este Mantra do Nobre Caminho Óctuplo de forma mais concisa, recito-o assim: Visão Correta, Pensamento Correto, Palavra Correta, Ação Correta, Meio de Vida Correto, Esforço Correto, Atenção Correta, Concentração Correta.

E quando desejo evocar este Mantra mais rapidamente, só preciso pensar na forma de uma roda de oito raios: a Roda do Dhamma, posta em movimento pelo Sublime Gotama, que representa todo o ensinamento do Buda, preservado no Cânone Pali. Cada raio simboliza um aspecto do Nobre Caminho Óctuplo. Cada vez que visualizo esta roda, mesmo em minha mente, num instante, a Visão Correta dos ensinamentos do Sublime me é revelada, viva e luminosa.


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