Trisciente è l’asceta Gotamo:
fino a centomila di sue vite passate ricorda,
ha osservato molte epoche
di formazione e trasformazione di mondi.
Con l’occhio celeste vede chi muore
e rinasce secondo le azioni compiute.
Ha estinto ogni attaccamento, in pace e saggezza,
purificando la mente da ogni incertezza.
Il Compiuto conosce cinquecento, forse più,
che, con vincoli familiari, dopo la morte
hanno raggiunto mondi celestiali,
ma nessuno ha chiuso il ciclo di rinascite con la morte.
Fino alla novantunesima era che il Compiuto ricorda,
solo uno tra i penitenti nudi, fra molti,
che praticò con fede nel giusto agire,
raggiunse un mondo celestiale, trovando la luce.
Rilettura in versi del sutta “MN 71: Tevijjavaccha Sutta – Vacchagotto”, parte del Canone Pali, la più antica raccolta degli insegnamenti del Buddha Gautama.